Amici, amiche
Dopo un pò di tempo, due o tre mesi credo, trovo dei minuti per scrivervi qualche riga.
Non mettevo mano al computer da mesi (ajajaajaj bugia), pero si verità che non m’ha dato mai il tempo per raccogliere le idee.
L’ultimo scritto credo risalga ai fatti di settembre in Bolivia, terribili atti di terrorismo cívico nei quali 15 contadini persero la vita, ne scomparsero un centinaio e si entró in una vorágine di guerra occidente-oriente che accordi politici hanno saputo calmare, certo non cicatrizzare.
Da allora che è successo, beh come sapete ho iniziato un nuovo lavoro, come rappresentante nel paese di una ong catalana, CEAM, centro studi amazzonici. Il lavoro in sé é molto interessante e stimolante, peccato non riesca a trovare il tempo per concentrarmi a sufficienza? Perché dite voi? Il caldo di Santa Cruz ti da alla testa? Macché, o almeno non è cosí drammatico. Il problema è che in questi due quasi tre mesi sto continuando instancabilmente a cercare ed ottenere certificati che serviranno poi per cercarne ed ottenerne altri che alla fine ti permetteranno di rivolgerti a migrazione per la grande sentenza: la VISA, il visto!
Insomma, sto provando sulla mia pelle le mille traversie del migrante, senza le facilitazioni che spesso lavorare con una ong comporta. Questo a parte farmi salire il nervosismo e alleggerirmi il portafoglio di forma piu o meno legale (…) mi fa pensare alle seicentomila traversie che qualsiasi immigrante che per casualità del destino non sia nato-a nella vecchia europa deve vivere se solo gli passa per la testa l’idea di conoscere un’altra parte del mondo. Si perchè come sapete nemmeno da turisti si può arrivare in Europa, bisogna chiedere il visto pure per quello.
E va beh,
Allora nell’ordine uno inizia le varie file e trafile:
Andare a immigrazione a Santa Cruz per chiedere che cosa serve per ottenere il visto d’un anno. La risposta è fai la fila e domanda, un chilometro di fila e due ore più tardi la risposta è, lei non è nella giusta fila passi all’altra.. e alla risposta ma io volevo solo un’informazione su com.. NO passi all’altra. Un’ora dopo la signorina del caso (tutte alte bionde magre e succinte – típica valorazione dell’apparenza cruceña) con sorrisi esageratamente formali mi dice d’andare da una tipa che mi spiegherà. Benissimo, altra fila aspetto, parlo capisco, servono ottantamila documenti e fotocopie, me l’aspettavo, però crollo impotente quando scopro che il visto di 3 mesi che m’avevano fatto a Barcellona, in realtà vale un mese. E qui inizia il fastidio, dico sarà che il proconsole della pippa boliviano a barcellona non sappia nemmeno quanto caspita viga (viga?!?) un visto.. va beh. Il fatto è che io ho passato le prime 3 settimane arrivato viaggiando per visitare i progetti e empaparme come dicono qui, inpatatarmi tradotto. Insomma capire che fanno, come, conoscere i soci local etc. Conscio che avrei avuto 2 mesi abbondanti.
Niente, irremovibili è un errore di Barcellona ed è molto strano che l’abbiano fatto guardandoti con sospetto (ussignuuurr n’altra volta la migra no dai calmo passerà. E passa) Come risolviamo? Beh deve ottenere un altro visto di un mese cosi in 5 settimane SICURAMENTE otterrà tutti i certificati che le servono, più o meno una dozzina, più o meno facili. Con quei certificati poi farò domanda per il visto e in due settimane avrò risposta (mmm quindi ho tre settimane, non cinque).
Perfetto, pieno d’entusiasmo (¡?!) parto alla carica, e vai con la fotocopia di qualsiasi cosa vi venga in mente, e vai con il certificado che non ho l’aids (EVVVAAAIII jajaja), e vai con il certificato che sono in salute (pur vegetariano mi mantengo bene insomma jaja) e vai con il certificato di domicilio, con quello di antecedenti penali della polizia, e vai con la legalizzazione del certificato di matrimonio vistato dal console (un cavaliere della república fascista tristissimo, zozzissimo che si voleva intrattenere a parlare di natiche delle cruceñe.. ma vaff…ah no, sono io che non capisco le battute) e da un ufficio boliviano. E già son passate tre settimane. Sicuro mi sto dimenticando un tot di certificati.
Ma veniamo al problema,
INTERPOL, che non è un problema in sè ma lo diventa quando per legge il certificato deve andaré a la paz perchè lo certifichino, e li se ne vanno tre settimane. E lo ottengo.
MINISTERO DI LAVORO ussignurrr presente il ragioner filini? Uuuuuuu dei tipi diciamo di un’apertura mentale uguale a meno dieci. Insomma niente, il contratto non me lo vogliono accettare e non me l’accetteranno mai per una piccolezza inutile, buona per filini e nessun’altro.
In tutto ciò ho già dovuto chiedere l’ennesimo mese in più di visto pagando altri 100 dollari.
E gia avro speso 500 €.
Ma ecco la genialata. Addio Santa Cruz, andiamo al Beni, paradiso dei vaccari e degli schiavisti dove vivono 4 gatti e la burocrazia sembra molto più leggera.
E andiamo allora.
Ed effettivamente vado al ministero del lavoro e senza battere ciglio mi firmano il contratto (ma dimmi tu). E vado di giubilo, INGENUO.
Vado a interpol perchè mi convalidino il certificato e oddiooo risulta che il mascalzonissimo capo di interpol a santa cruz a parte farmi aspettare tre settimane non aveva inviato il documento a la paz per farlo firmare.. sicuro si era dimenticato e quando io sono arrivato è caduto dalle nuvole e ha falsificato la firma del super capo di interpol (ommarrronnnaa). E io racconto inocente la storia e le mie supposizioni su questo tipo.. Errore quasi fatale. Risposta interpol trinidad: più che mettere in discussione la caratura di un collega mettiamo in discussione il fatto che lei lo abbia corrotto per ottenere il beneplácito di interpol (eeeeelhhhhhh ¡?!??!??! Ma porca…). E la cosa arriva direttamente ai gironi infernali quando in tono quasi supplichevole faccio sapere che mi serve sto certificato per ottenere il visto ed il 19 io esco dal paese per andaré in vacanza in COLOMBIA. Bum, finito. Baratro. Risulta che il Beni è conosciuto piu per il narcotraffico che per la vita sociale o culturale. Il tipo fa 1+1 e nada NARCOTRAFFICANTE glielo leggo negli occhi che lo sta pensando. Faccio la faccia da inocente? Mi sa che non mi riesce molto bene.
Niente annullano il certificato di santa cruz e mi dicono che posso iniziarne un altro per loro gentilezza (eeehhhh???) che piu o meno in 3 mesi lo otterrò (crocifissione immediata).
Metto in moto tutti i contatti del mondo, parlo col capo regionale della polizia come a un fratello (..maronna..) e bon, dopo ogni morte c’è la resurrezione. Arriva all’ufficio il tipo di interpol con il certificato emesso dicendo che ok me lo danno, il giorno dopo (¡?! Mah, poteri loschi immagino).
E con quel certificato vado alla polizia per ottenere il nuovo domicilio, altri novantamila certificati che incredibilmente ottengo in un giorno per gentilezza del padrone di casa. E la risposta è, domani passeremo a visitare la sua casa per controllare che ci viva veramente..
… mmmmmmm..
..To be continued..
mercoledì 10 dicembre 2008
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